La biodiversità unica dell’isola
La Sardegna è una delle regioni italiane con la biodiversità più ricca e particolare. Montagne, foreste, zone umide e coste offrono habitat diversi per specie animali e vegetali rare. Fotografare la natura sarda significa catturare la vita selvaggia dell’isola, dagli uccelli migratori agli endemismi botanici, creando immagini autentiche e suggestive che raccontano l’ambiente unico dell’isola.
Per informazioni scientifiche e approfondimenti sulla flora e fauna sarda, si può consultare il sito ISPRA.
I luoghi migliori per la fotografia naturalistica
Tra le aree più interessanti per i fotografi naturalisti si possono citare:
- Parco Nazionale del Gennargentu: montagne e foreste per scatti di fauna selvatica
- Parco Naturale della Giara di Gesturi: habitat dei cavallini selvatici
- Oasi di Molentargius (Cagliari): fenicotteri rosa e altre specie di uccelli acquatici
- Monte Arcosu (Sarroch): foresta mediterranea con cervi e mufloni
- Parco Regionale di Porto Conte (Alghero): costa e macchia mediterranea con fauna variegata
Per ottenere scatti di qualità è consigliabile usare obiettivi zoom, rispettare le distanze dalla fauna e sfruttare la luce naturale. Per consigli pratici e tecniche di fotografia naturalistica, il sito National Geographic Italia è una fonte preziosa.
Fotografare la natura in tutte le stagioni
Le stagioni influenzano fortemente la fotografia naturalistica. In primavera la vegetazione fiorisce e gli animali diventano più attivi, in estate i colori della macchia mediterranea sono vividi, in autunno le tonalità calde della flora offrono effetti suggestivi e in inverno le montagne e i boschi creano atmosfere drammatiche e silenziose. Pianificare le uscite fotografiche in base alla stagione permette di catturare l’isola in tutta la sua varietà.
Per itinerari e suggerimenti sulle escursioni naturalistiche in Sardegna, il portale Lonely Planet Italia offre informazioni dettagliate e aggiornate.